J.lee
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Nascita del giornalismo

Per parlare della storia del giornalismo bisogna avere ben chiari alcuni concetti, tra i quali quello di comunicazione. Con questo termine si intende il trasferimento di informazioni codificate da una sorgente verso un destinatario attraverso un canale. Un codice fondamentale è costituito dal linguaggio.
A questo termine si accosta naturalmente quello di comunicazione di massa, ossia il sistema costituito dalla stampa, dalle radiocomunicazioni, dalla TV, dalle reti telefoniche e dalla crescente diffusione di internet.

Con opinione pubblica invece s'intende la rappresentazione che le società danno di sé stesse e delle altre; è la molteplicità degli sforzi effettuati da tutte le parti in gioco per modificare questa immagine. Solitamente si è soliti attribuire l'inizio del giornalismo a partire dal 600, anche se comunque già 1-2 secoli prima, si presentarono le prime forme di comunicazione (o trasferimento di informazioni per mezzo di cartelli e/o avvisi, prettamente di ambito politico-economico). Dal 600 si ha un giornalismo quasi esclusivamente letterario, tipo rassegna biografica o periodici, al fine di informare gli eruditi con recensioni librarie. Il giornalismo comincerà ad articolarsi in parti (politica, cultura, cronaca ecc). Esso si presenta in forma di quotidiani, settimanali e periodici intorno al secolo 800.
Nel Medio Evo coloro che governavano decidevano cosa comunicare e commissionavano notizie da ricevere (soprattutto eventi politici). Nacquero i cosiddetti novellieri, che diffondevano questo genere di notizie. Il Medio Evo testimonia la circolazione di notizie mediante archivi o lettere, limitate ad una ristretta élite. Data significativa è il 1440, quando Gutenberg inventa la stampa a caratteri mobili, dalla quale conseguono diversi fattori:

- Diffusione di libri che influenza il Rinascimento, riforma protestante e scientifica.
- La riscoperta e la diffusione di autori antichi, presuppone l'esistenza della tipografia.
- La riforma protestante probabilmente non sarebbe avvenuta (da tenere presenti i testi stampati e divulgati firmati da Lutero, comprese le bibbie tradotte).
Analogo discorso per il mondo scientifico: alcuni scienziati, quali Keplero, e Galileo, non avrebbero ottenuto le informazioni necessarie per le loro ricerche.
- Uniformità dei testi: una volta che il testo veniva prodotto, rimaneva quello; i testi non possono essere modificati pertanto rimangono quelli che sono.
- Controllo nelle concessioni dei privilegi.
- Uso sistematico della punteggiatura: nella letteratura, si rendono necessarie delle piccole pause (virgola, punti ecc).
- Censura o meno per i libri stampati, a seconda del loro gradimento.
- Censura preventiva istituzionale con organi composti da magistrati e spesso ecclesiastici, a cui si affiancava una successiva censura.
Per assistere ai primi provvedimenti relativi al diritto di stampa bisognerà aspettare dei processi quali la Rivoluzione Americana (1776), e Rivoluzione Francese (1789). In Italia arriverà nel 1848, con lo Statuto Albertino.

I giornali

I giornali nascono per diversi motivi:
- Necessità di nuove forme d'informazione.
- Il libro costituisce una lettura impegnativa.
- XVI secolo, esigenza di essere informati. Nel corso di questo secolo i fornitori di notizie scritte sono i giornali.