WARNING:
JavaScript is turned OFF. None of the links on this concept map will
work until it is reactivated.
If you need help turning JavaScript On, click here.
Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Gli stati regionali 3, Alfonso V di Aragona, detto il Magnanimo, già re di Sicilia, si impadronì della corona anche grazie all'appoggio dei Visconti di Milano, GLI STATI REGIONALI IN ITALIA furono il Regno di Napoli, Alfonso V di Aragona, detto il Magnanimo, già re di Sicilia, si impadronì della corona così le corone di Napoli e di Sicilia si riunirono e si formò un forte stato nel meridione d'Italia, in costante lotta con gli altri stati della penisola, nel corso della seconda metà del XIV secolo vide la trasformazione delle istituzioni comunali in una oligarchia dominata dalle grandi famiglie di mercanti e banchieri le quali controllavano le attività economiche e politiche dello stato attraverso le Arti maggiori, che detenevano il monopolio delle magistrature del comune, a Firenze si instaurò una "criptosignoria" in quanto apparentemente le istituzioni comunali (assemblee e magistrature) rimasero attive, ma in realtà la politica interna ed estera dello stato fiorentino veniva diretta dai Medici, GLI STATI REGIONALI IN ITALIA furono lo stato di Firenze, dopo la sconfitta di Manfredi, erede della dinastia Sveva, a Benevento (1266) era passato agli Angiò monarchia che tuttavia dopo la morte di Roberto d'Angiò senza eredi maschi (1343) conobbe una lunga crisi dinastica, nel corso della seconda metà del XIV secolo vide la trasformazione delle istituzioni comunali in una oligarchia dominata dalle grandi famiglie di mercanti e banchieri quali gli Albizzi, gli Strozzi, i Pitti e i Medici, il Regno di Napoli che dopo la sconfitta di Manfredi, erede della dinastia Sveva, a Benevento (1266) era passato agli Angiò, il Regno di Napoli che dopo la pace di Caltabellotta (1302), non comprendeva più la Sicilia, conquistata dagli Aragonesi con Pietro III e poi Federico III, Visconti di Milano interessati a stringere un'alleanza con gli aragonesi per limitare l'influenza francese e per accrescere il loro potere tra gli stati regionali, nel corso della seconda metà del XIV secolo vide la trasformazione delle istituzioni comunali in una oligarchia dominata dalle grandi famiglie di mercanti e banchieri dopo la vittoria dei guelfi neri nel 1301, lo stato di Firenze che nel corso della seconda metà del XIV secolo vide la trasformazione delle istituzioni comunali in una oligarchia dominata dalle grandi famiglie di mercanti e banchieri, la rivolta dei Ciompi del 1378, quando le classi popolari riuscirono per un breve periodo ad imporre l'ingresso delle Arti minori nella politica ma le Arti maggiori riuscirono a riprendere il controllo della situazione intervenendo con la forza, capaci di ottenere l'appoggio popolare per guadagnare una posizione di supremazia sulle famiglie rivali che permise a Cosimo il Vecchio di impadronirsi del potere, affidando a uomini a lui fedeli le cariche politiche più autorevoli, nel 1434, le Arti maggiori riuscirono a riprendere il controllo della situazione intervenendo con la forza e a quel punto il dominio del capitale finanziario e mercantile si mantenne senza interruzioni fino alla formazione della signoria, controllavano le attività economiche e politiche dello stato attraverso le Arti maggiori, che detenevano il monopolio delle magistrature del comune mentre contemporaneamente lo stato fiorentino ingrandiva i suoi possedimenti con una serie di imprese militari vittoriose, contro Pisa (1406) e Livorno (1421), dopo la morte di Roberto d'Angiò senza eredi maschi (1343) conobbe una lunga crisi dinastica al termine della quale Alfonso V di Aragona, detto il Magnanimo, già re di Sicilia, si impadronì della corona, permise a Cosimo il Vecchio di impadronirsi del potere, affidando a uomini a lui fedeli le cariche politiche più autorevoli, nel 1434 e in questo modo a Firenze si instaurò una "criptosignoria", gli Albizzi, gli Strozzi, i Pitti e i Medici questi ultimi capaci di ottenere l'appoggio popolare per guadagnare una posizione di supremazia sulle famiglie rivali