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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Volta, professore di Fisica dell'università di Pavia qui inventò ELETTROFORO, non è così, in quanto è necessario compiere lavoro per vincere la forza elettrostatica ma questa spiegazione fu data in seguito, Volta diede la massima importanza al contatto-bimetallico e sviluppò teoria generale del contatto, lo scudo può continuare a fornire carica per tempi molto lunghi in realtà non è così, in quanto è necessario compiere lavoro per vincere la forza elettrostatica, PERPETUO perchè lo scudo può continuare a fornire carica per tempi molto lunghi, chiama il suo apparato "organo elettrico artificiale" richiamando quello della torpedine infatti il nome di "pila" è successivo e si deve alla forma dell’apparato, abbandona gli studi e continua da autodidatta ad interessarsi dei fenomeni elettrici studiando i testi dei tre maggiori scienziati del tempo nel campo dell’elettricità Diventò in seguito professore di Fisica dell'università di Pavia, a Como il 18 febbraio 1745 dai 13 ai 15 anni segue la Scuola di Rettorica presso i gesuiti, dove inizia gli studi filosofici, lo zio Canonico lo ritira dalle scuole dei gesuiti e lo iscrive al Seminario Benzi finito il Ginnasio abbandona gli studi e continua da autodidatta ad interessarsi dei fenomeni elettrici studiando i testi dei tre maggiori scienziati del tempo nel campo dell’elettricità, abbandona gli studi e continua da autodidatta ad interessarsi dei fenomeni elettrici studiando i testi dei tre maggiori scienziati del tempo nel campo dell’elettricità che sono Nollet, LA PILA DI VOLTA il cui funzionamento coinvolge fenomeni elettrici e chimici, professore di Fisica dell'università di Pavia qui fece la sua scoperta più famosa: LA PILA DI VOLTA, questa spiegazione fu data in seguito da Mayer, nel 1801 ricevette da Napoleone, membro dell'Institut de France, la medaglia d’oro dell’Istituto. successivamente Nel 1819 Volta si ritira a vita privata e muore nel 1827., svolge attività di ricerca sul ruolo dei conduttori come "motori" dell'elettricità e identifica il "potenziale di contatto", LA PILA DI VOLTA considerata da Volta PERPETUA, ELETTROFORO costituito da una lastra conduttrice su cui veniva colato uno strato di resina; su di esso veniva appoggiato uno “scudo” metallico munito di un manico isolante, ELETTROFORO a detta di Volta PERPETUO, ELETTROFORO come si usa? si elettrizza la resina strofinandola con un panno di lana e vi si appoggia lo scudo metallico: in esso si produce una separazione di cariche per induzione elettrostatica. Le cariche sulla superficie superiore dello scudo vengono allontanate toccandolo con un dito, cioè mettendolo a terra. Sollevando lo scudo, esso risulta carico, segue la Scuola di Rettorica presso i gesuiti, dove inizia gli studi filosofici ma lo zio Canonico lo ritira dalle scuole dei gesuiti e lo iscrive al Seminario Benzi