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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Il primo conflitto mondiale 7, il Paese seppe reagire con un rigurgito di dignità e coesione sociale per cui tutta la popolazione si sentì coinvolta in uno sforzo comune per riscattare l'Italia dall'umiliazione di Caporetto, tutte le risorse vennero destinate al raggiungimento dell'obiettivo della vittoria e le industrie dovettero produrre a ritmo serrato per ripianare le perdite subite con conseguente maggiore sofferenza per la popolazione civile, LA SCONFITTA DI CAPORETTO vide l'Italia in crisi sul fronte politico, LA SCONFITTA DI CAPORETTO vide l'Italia in grave difficoltà sul piano economico, determinò la caduta del governo Boselli e l'insediamento di un nuovo esecutivo di coalizione, guidato dal liberale giolittiano Vittorio Emanuele Orlando, appoggiato anche dai socialisti che provvide soprattutto a salvaguardare la tenuta morale della società con la propaganda e le promesse di riforme radicali dopo la vittoria, LA SCONFITTA DI CAPORETTO segnò un grave colpo per l'orgoglio nazionale, di fronte al pericolo di una vittoria nemica ritornarono in forza gli ideali patriottici tanto che anche il Partito Socialista prese posizione per la resistenza e la difesa della patria, un grave colpo per l'orgoglio nazionale al quale il Paese seppe reagire con un rigurgito di dignità e coesione sociale, l'Italia in grave difficoltà sul piano economico per cui tutte le risorse vennero destinate al raggiungimento dell'obiettivo della vittoria e le industrie dovettero produrre a ritmo serrato per ripianare le perdite subite, il Paese seppe reagire con un rigurgito di dignità e coesione sociale per cui di fronte al pericolo di una vittoria nemica ritornarono in forza gli ideali patriottici, l'Italia in crisi sul fronte politico crisi che determinò la caduta del governo Boselli e l'insediamento di un nuovo esecutivo di coalizione, guidato dal liberale giolittiano Vittorio Emanuele Orlando, appoggiato anche dai socialisti, l'Italia in grave difficoltà sul piano militare per cui il nuovo capo di Stato maggiore Armando Diaz cambiò radicalmente la politica autoritaria del suo predecessore, mostrandosi meno fanatico della disciplina e rinsaldando soprattutto la motivazione a combattere dei soldati, chiamati al sacrificio per proteggere la propria terra, LA SCONFITTA DI CAPORETTO vide l'Italia in grave difficoltà sul piano militare