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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: la sinistra storica, LA SINISTRA STORICA salì al potere nel 1876, in seguito alle dimissioni del governo Minghetti perché la maggioranza del Parlamento si mostrò contraria alla statalizzazione delle ferrovie che la Destra proponeva, ben presto le differenze tra destra e sinistra persero il loro significato e si creò uno schieramento definito genericamente liberale che sosteneva il governo e d'altra parte questa trasformazione rispondeva alla realtà di un ceto politico che proveniva interamente dall'alta borghesia e che ne difendeva gli interessi, il territorio della Baia di Assab e di Massaua, primo nucleo della colonia di Eritrea anche se la successiva conquista dell'Abissinia (Etiopia) fu bloccata temporaneamente dalla sconfitta italiana a Dogali, delle tensioni innescate dalle barriere doganali che innescarono una "guerra delle tariffe" con la Francia, delle tensioni innescate dalle barriere doganali per cui l'Italia stipulò con Germania e l'Austria la Triplice Alleanza, con quella che fu una vera e propria svolta parlamentare per le nostre istituzioni in quanto il sovrano, nel designare primo ministro Depretis, veniva incontro alla maggioranza parlamentare, la cui fiducia, dunque, da questo momento in poi divenne condizionante, una politica più moderata, solo in parte aderente al programma di riforme in precedenza dichiarato e tuttavia intervenne sulla scuola con la legge Coppino che estendeva l'obbligo scolastico fino al terzo anno delle elementari e introduceva delle sanzioni per i trasgressori, intervenne sulla scuola con la legge Coppino che estendeva l'obbligo scolastico fino al terzo anno delle elementari e introduceva delle sanzioni per i trasgressori tuttavia come la legge Casati, obbligava le amministrazioni locali ad aprire scuole elementari pubbliche e a pagare i maestri per fornire l'istruzione gratuita a tutti, LA SINISTRA STORICA salì al potere in conseguenza di una mutazione politica, per cui si saldarono insieme gli interessi della borhesia imprenditoriale del nord e dei latifondisti del sud, tutti delusi dalla Destra che aveva governato con rigore finanziario ma generando un diffuso malcontento, per cui gli uomini della Sinistra divennero il punto di riferimento di tutti coloro che volevano il cambiamento, LA SINISTRA STORICA mise in atto una politica più moderata, solo in parte aderente al programma di riforme in precedenza dichiarato, LA SINISTRA STORICA salì al potere con quella che fu una vera e propria svolta parlamentare per le nostre istituzioni, LA SINISTRA STORICA salì al potere dopo che i parlamentari della Sinistra adottarono atteggiamenti più moderati e attenti agli interessi delle classi più alte, LA SINISTRA STORICA proveniva da quei movimenti risorgimentali che si erano ispirati alle idee repubblicane di Mazzini o che comunque chiedevano al nuovo stato riforme radicali, LA SINISTRA STORICA mise in atto una politica economica protezionista, che favorì la borghesia industriale ma danneggiò i ceti più bassi (in quanto la "tariffa generale" che innalzava i dazi su tutti i prodotti esteri provocò un innalzamento del prezzo del pane), avviava l'Italia alle conquiste coloniali con il territorio della Baia di Assab e di Massaua, primo nucleo della colonia di Eritrea, promosse una riforma elettorale nel 1882 che estendeva il suffragio a tutti i cittadini maschi sopra i 21 anni alfabetizzati e in questo modo permise l'ingresso in Parlamento del partito socialista, come la legge Casati, obbligava le amministrazioni locali ad aprire scuole elementari pubbliche e a pagare i maestri per fornire l'istruzione gratuita a tutti per cui la legge venne in gran parte disattesa, soprattutto nel meridione, una politica estera che ribaltava le alleanze tradizionali del periodo risorgimentale e che avviava l'Italia alle conquiste coloniali, una politica estera che ribaltava le alleanze tradizionali del periodo risorgimentale anche a causa delle tensioni innescate dalle barriere doganali, l'avvio del cosiddetto "trasformismo", ovvero la ricerca del consenso in Parlamento, barattatto con provvedimenti graditi ai parlamentari di orientamento politico diverso per cui ben presto le differenze tra destra e sinistra persero il loro significato e si creò uno schieramento definito genericamente liberale che sosteneva il governo