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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Primo Levi - profilo, sopravvisse solo in virtù di una serie fortunata di casualità per cui sentì l'esigenza di trasformare il suo dolore personale in memoria collettiva, nella prosa asciutta, nel lessico mai ambiguo, nella distanza da ogni vuoto estetismo aspetti che sono evidenti nella sua produzione memorialistica, ma anche e soprattutto nelle sue opere più tarde, inseribili nel quadro di volontà di rileggere l'eterna riflessione sull'uomo alla luce dello sviluppo industriale e postmoderno (Il sistema periodico e La chiave a stella), PRIMO LEVI rappresenta una figura unica e originale nel ricco panorama letterario del secondo dopoguerra, i suoi esordi come scrittore derivano dal bisogno di rielaborare il trauma del suo internamento ad Auschwitz dove l'autore fu deportato dopo essere stato fermato nel corso di un'azione partigiana, in quanto dichiarò subito di essere ebreo per non venire fucilato sul posto, sentì l'esigenza di trasformare il suo dolore personale in memoria collettiva e così nacque il suo primo capolavoro: Se questo è un uomo, rimase sempre in lui la spinta forte a comprendere e razionalizzare l'inconcepibile condizione nel Lager e così nacque il suo primo capolavoro: Se questo è un uomo, rimase sempre in lui la spinta forte a comprendere e razionalizzare l'inconcepibile condizione nel Lager e forse fu proprio il senso di colpa del sopravvissuto a spingerlo al suicidio nel 1987, dopo aver pagato il suo debito con i "sommersi" con la sua continua azione di testimonianza, era laureato in chimica e lavorò come chimico per l'intera sua vita per cui sentì il suo lavoro di scrittore come qualcosa di complementare rispetto alla professione del chimico, i suoi esordi come scrittore derivano dal bisogno di rielaborare il trauma del suo internamento ad Auschwitz da cui sopravvisse solo in virtù di una serie fortunata di casualità, nacque il suo primo capolavoro: Se questo è un uomo al quale seguì dopo poco La tregua, nella sua narrativa tanto della sobrietà e del rigore del chimico sia nella prosa asciutta, nel lessico mai ambiguo, nella distanza da ogni vuoto estetismo, nacque il suo primo capolavoro: Se questo è un uomo che può essere collocato nell'ambito della letteratura neorealista in quanto racconto memoriale e per il taglio realista, sopravvisse solo in virtù di una serie fortunata di casualità per cui rimase sempre in lui la spinta forte a comprendere e razionalizzare l'inconcepibile condizione nel Lager, può essere collocato nell'ambito della letteratura neorealista in quanto racconto memoriale e per il taglio realista e tuttavia si differenzia dalle opere coeve del neorealismo per la totale assenza di enfasi retorica, per la lucidità e l'asciuttezza "scientifica" con cui viene presentata la realtà disumanizzante del campo di concentramento, per la distanza da qualsiasi ideologia, sostituita dal bisogno ossessivo di comprendere, può definirsi quella di uno scrittore neorealista solo per approssimazione e, in fondo, per un terribile scherzo del caso infatti i suoi esordi come scrittore derivano dal bisogno di rielaborare il trauma del suo internamento ad Auschwitz, nella sua narrativa tanto della sobrietà e del rigore del chimico sia nell'approccio concreto e nell'analisi lucida della realtà e della vita, seguì dopo poco La tregua e negli anni '80 la raccolta di riflessioni sulla realtà del Lager e sulla memoria, I sommersi e i salvati, sentì il suo lavoro di scrittore come qualcosa di complementare rispetto alla professione del chimico peraltro fu proprio grazie alle sue conpetenze come chimico che riuscì a sopravvivere al Lager, in quanto venne impiegato in uno stabilimento della IGFarben e scampò a diverse "selezioni", una figura unica e originale nel ricco panorama letterario del secondo dopoguerra che può definirsi quella di uno scrittore neorealista solo per approssimazione e, in fondo, per un terribile scherzo del caso, non qualcosa di separato: per Levi scrivere equivale a mettere ordine nel caos, a sforzarsi di penetrare ciò che ci appare un mistero, a dare un contributo alla crescita morale e civile della società compiti che sono in fondo quelli che si prefigge uno scienziato