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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Il fascismo 7, LA LEGISLAZIONE RAZZISTA affonda le sue radici nella ideologia fascista, che era nata sotto l'influenza del nazionalismo e dell'imperialismo dei primi anni del Novecento, il sostanziale razzismo fascista non si era sviluppato in antisemitismo, se non in casi molto limitati anche perché in Italia le comunità ebraiche erano del tutto integrate nella società, prevedevano la sospensione di molti diritti umani e civili per chi apparteneva alla popolazione ebraica per cui agli ebrei venne vietato di lavorare per e con gli altri cittadini non ebrei, o di avere non ebrei alle dipendenze, le Leggi razziali furono emanate dopo la visita di Hitler in Italia in seguito alla quale comparve nel 1938 sul Giornale d'Italia il "Manifesto della razza", in una serie di decreti per difendere la "purezza" della "razza italiana" che prevedevano la sospensione di molti diritti umani e civili per chi apparteneva alla popolazione ebraica, si erano gettati i presupposti del mito della razza superiore e del disprezzo nei confronti dei popoli extraeuropei, travestito della concezione paternalistica della funzione civilizzatrice italiana tuttavia il sostanziale razzismo fascista non si era sviluppato in antisemitismo, se non in casi molto limitati, volontà di non essere da meno dell'alleato tedesco tanto che le Leggi razziali furono emanate dopo la visita di Hitler in Italia, LA LEGISLAZIONE RAZZISTA si articolò in una serie di decreti per difendere la "purezza" della "razza italiana", comparve nel 1938 sul Giornale d'Italia il "Manifesto della razza" con il quale si affermava: "E' tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo", prevedevano la sospensione di molti diritti umani e civili per chi apparteneva alla popolazione ebraica per cui gli ebrei italiani vennero allontanati dalla pubblica amministrazione, dall'esercito, dalle aziende considerate strategiche, dalla scuola e dall'università, comparve nel 1938 sul Giornale d'Italia il "Manifesto della razza" con il quale "scienziati ed intellettuali" fascisti affermavano, sulla base di presunte prove scientifiche, che la "razza italiana" era ariana e che bisognava difenderla dalle contaminazioni provenienti dalle razze inferiori, come quella giudaica, prevedevano la sospensione di molti diritti umani e civili per chi apparteneva alla popolazione ebraica per cui agli ebrei non venne consentito di possedere patrimoni immobiliari o aziende, ideologia fascista, che era nata sotto l'influenza del nazionalismo e dell'imperialismo dei primi anni del Novecento quando si erano gettati i presupposti del mito della razza superiore e del disprezzo nei confronti dei popoli extraeuropei, travestito della concezione paternalistica della funzione civilizzatrice italiana, le Leggi razziali furono emanate dopo la visita di Hitler in Italia quando dunque si gettarono le premesse per l'alleanza militare tra Hitler e Mussolini con il Patto d'acciaio, prevedevano la sospensione di molti diritti umani e civili per chi apparteneva alla popolazione ebraica per cui agli ebrei venne fatto divieto di sposare i non ebrei, LA LEGISLAZIONE RAZZISTA nacque dalla volontà di non essere da meno dell'alleato tedesco