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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Le conseguenze del primo conflitto mondiale 1, una serie importante di trattati attraverso i quali Francia e Inghilterra, i veri artefici delle decisioni prese, regolarono i nuovi assetti geopolitici favorendo i propri interessi startegici, e soprattutto gli umori antitedeschi dei francesi, idealmente il Presidente americano aveva dichiarato che nella nuova Europa i popoli avrebbero dovuto autodeterminarsi ma la questione dei confini scatenò nuove tensioni, il fallimento delle speranze riposte nella nascita della Società delle Nazioni che venne istituita nel 1919 in quanto non vi entrarono la Germania, perché considerata responsabile della guerra, la Russia bolscevica e nemmeno gli Stati Uniti, a causa del voto contrario del Senato a maggioranza repubblicana e fautore di una politica isolazionista, il fallimento delle speranze riposte nella nascita della Società delle Nazioni che venne istituita nel 1919 in quanto priva di forza militare e dunque di potere reale di deterrenza, in ciascuno stato coinvolto, il sangue versato portava governi e opinione pubblica a pretendere una compensazione come dimostra il mito della "vittoria mutilata" in Italia, LA CONCLUSIONE DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE non portò ad una pace duratura, come era nelle speranze delle popolazioni provate dalla durezza dei quattro anni di guerra e come era negli intenti di Wilson, LA CONCLUSIONE DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE portò ad una radicale revisione della carta europea e del diritto internazionale, il principio in base al quale si dovevano rispettare i diritti delle diffferenti etnie, in un'Europa in cui popolazioni di origine etnica differente convivevano da sempre, era inattuabile e pertanto la guerra, che era nata anche a causa degli esasperati nazionalismi, li rafforzò e ne generò di nuovi, LA CONCLUSIONE DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE vide il fallimento delle speranze riposte nella nascita della Società delle Nazioni che venne istituita nel 1919, ad una pace duratura, come era nelle speranze delle popolazioni provate dalla durezza dei quattro anni di guerra e come era negli intenti di Wilson in quanto idealmente il Presidente americano aveva dichiarato che nella nuova Europa i popoli avrebbero dovuto autodeterminarsi, la questione dei confini scatenò nuove tensioni perché lo spaventoso sacrificio imposto ai popoli dal conflitto aveva esasperato il nazionalismo fanatico, ad una radicale revisione della carta europea e del diritto internazionale con una serie importante di trattati attraverso i quali Francia e Inghilterra, i veri artefici delle decisioni prese, regolarono i nuovi assetti geopolitici, il fallimento delle speranze riposte nella nascita della Società delle Nazioni che venne istituita nel 1919 in quanto guidata da un Consiglio, di cui facevano parte i paesi vincitori e quattro altri stati a rotazione, in cui le decisioni andavano prese all'unanimità, la questione dei confini scatenò nuove tensioni perché il principio in base al quale si dovevano rispettare i confini naturali dello stato si scontrava con la sua inapplicabilità, lo spaventoso sacrificio imposto ai popoli dal conflitto aveva esasperato il nazionalismo fanatico per cui in ciascuno stato coinvolto, il sangue versato portava governi e opinione pubblica a pretendere una compensazione, guidata da un Consiglio, di cui facevano parte i paesi vincitori e quattro altri stati a rotazione, in cui le decisioni andavano prese all'unanimità ma questo meccanismo inevitabilmente decretava la sua impotenza, la questione dei confini scatenò nuove tensioni perché il principio in base al quale si dovevano rispettare i diritti delle diffferenti etnie, in un'Europa in cui popolazioni di origine etnica differente convivevano da sempre, era inattuabile, idealmente il Presidente americano aveva dichiarato che nella nuova Europa i popoli avrebbero dovuto autodeterminarsi ma a decidere i confini degli stati e il destino dei popoli furono i paesi vincitori sulla base dei loro interessi strategici