Emozione

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Le emozioni sono una caratteristica presente in tutti gli essere viventi che implica una reazione cognitiva e fisica, prevalentemente improvvisa, ad uno stimolo. Quindi, sono intese come uno stato affettivo di tipo fuggevole.

Indice

[modifica] Reazioni psicofisiologiche

Ogni emozione è correlata a reazioni psicofisiologiche di vario genere, mescolate tra loro in maniera complessa e unica a seconda delle persone e delle situazioni. L'emozione, specialmente quando intensa, può provocare modificazioni somatiche diffuse. Può determinare l'accrescere o la diminuzione delle pulsazioni cardiache, l'aumento o la diminuzione della sudorazione, l'aumento o il rallentamento del ritmo respiratorio.

L'emozione ha altresì effetto sugli aspetti cognitivi, può causare diminuzioni o miglioramenti nella capacità di concentrazione, confusione, smarrimento, allerta, e così via. Il volto e il linguaggio verbale, possono riflettere all'esterno, le emozioni più profonde; una voce tremolante, un tono alterato, un sorriso solare, la fronte corrugata, indicano la presenza di uno specifico stato emotivo.

L'emozione altera anche la sfera comportamentale dell'individuo.

Dagli studi dello psicologo canadese Paul Ekman una caratteristica importante delle emozioni primarie è data dal fatto che vengono espresse da ogni essere umano in qualsiasi luogo, di qualsiasi cultura ed etnia attraverso modalità simili. Ekman, ha analizzato come le espressioni facciali corrispondenti ad ogni singola emozione interessino gli stessi tipi di muscoli facciali e allo stesso modo, indipendentemente da fattori quali latitudine, cultura e etnia. Tale indagine è stata suffragata da esperimenti condotti anche con soggetti appartenenti a popolazioni che ancora vivono in modo "primitivo", in particolare della Papua Nuova Guinea.

[modifica] Lo sviluppo delle emozioni

Il neonato evidenzia tre emozioni fondamentali che vengono definite "innate" : paura, amore, ira.
Entro i primi cinque anni di vita manifesta altre emozioni fondamentali quali vergogna, ansia, gelosia, invidia.
L'evoluzione delle emozioni consente al bambino di comprendere la differenza tra il mondo interno ed esterno, oltre a conoscere meglio se stesso.
Dopo il sesto anno di età, il bambino è capace di mascherare le sue emozioni e di manifestare quelle che si aspettano gli altri da lui.[1]
A questo punto dello sviluppo il bambino deve imparare a controllare le emozioni, soprattutto quelle ritenute socialmente non convenienti, senza per questo indurre condizioni di disagio psicofisico.[2]

[modifica] Le tipologie

Le emozioni primarie, secondo una recente definizione di Robert Plutchik[3] sono otto, divise in quattro coppie:

Secondo vari autori, dalla combinazione delle emozioni primarie derivano le altre (secondarie o complesse):

...

[modifica] Aspetti patologici

L'alessitimia è l'incapacità o l'impossibilità di percepire le proprie o le altrui emozioni.

[modifica] Note

  1. ^ "Psicologia dello sviluppo ed educazione" di Orsola Coppola, ediz.Simone, Napoli, 1999 (pag.163 - voce "Le emozioni complesse e il loro controllo")
  2. ^ "Psicologia dello sviluppo ed educazione" di Orsola Coppola, ediz.Simone, Napoli, 1999 (pag.166 - voce "La socializzazione e le emozioni")
  3. ^ The Nature of Emotions, AmericanScientist, 2001

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