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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Gli stati regionali 2, il progetto si arrestò per l'impossibilità di venire a capo della resistenza degli stati vicini e quando il figlio di Gian Galeazzo, Filippo Maria, morì senza eredi maschi, per un breve periodo tornò al potere l'antica oligarchia e rinacque il comune con il nome di Repubblica ambrosiana (1447 - 1450), iniziò una rapida espansione nell'entroterra veneto per garantirsi il controllo delle vie d'acqua, dalle quali proveniva il legno, materia prima essenziale per la cantieristica, e sulle quali potevano viaggiare le preziose merci veneziane, quando il figlio di Gian Galeazzo, Filippo Maria, morì senza eredi maschi, per un breve periodo tornò al potere l'antica oligarchia e rinacque il comune con il nome di Repubblica ambrosiana (1447 - 1450) ma la Repubblica era debole e rischiava di divenire preda degli appetiti degli stati vicini, per cui dovette appoggiarsi a Francesco Sforza, capitano di ventura che aveva sposato la figlia di Filippo Maria, Bianca Maria, e intendeva restaurare il ducato, un nipote di Matteo Visconti, Gian Galeazzo ottenne nel 1395 il titolo di Duca e ampliò notevolmente i confini della signoria viscontea, accarezzando il progetto di uno stato che comprendesse l'intera Italia settentrionale ma il progetto si arrestò per l'impossibilità di venire a capo della resistenza degli stati vicini, Matteo Visconti, nel 1288 venne insignito del titolo di Vicario imperiale tuttavia una rivolta popolare li cacciò dalla città, dove rientrarono nel 1310, impadronendosi delle leve del potere, garantirsi il controllo delle vie d'acqua, dalle quali proveniva il legno, materia prima essenziale per la cantieristica, e sulle quali potevano viaggiare le preziose merci veneziane scelta che si rivelò importante soprattutto dopo la conquista turca di Costantinopoli nel 1453, iniziò una rapida espansione nell'entroterra veneto con la conquista di Treviso, Vicenza, Padova e Verona, una rivolta popolare li cacciò dalla città, dove rientrarono nel 1310, impadronendosi delle leve del potere tanto che un nipote di Matteo Visconti, Gian Galeazzo ottenne nel 1395 il titolo di Duca e ampliò notevolmente i confini della signoria viscontea, accarezzando il progetto di uno stato che comprendesse l'intera Italia settentrionale, GLI STATI REGIONALI NELLA PENISOLA ITALIANA furono la signoria di Milano, la Serenissima Repubblica di Venezia che nel corso del XIII secolo si era trasformata in una rigida oligarchia, a partire dal XIII secolo da una famiglia aristocratica, quella dei Visconti che aveva sconfitto la famiglia rivale dei Della Torre, sostenuti dal popolo, ai tempi del Comune, la signoria di Milano formatasi a partire dal XIII secolo da una famiglia aristocratica, quella dei Visconti, la Repubblica era debole e rischiava di divenire preda degli appetiti degli stati vicini, per cui dovette appoggiarsi a Francesco Sforza, capitano di ventura che aveva sposato la figlia di Filippo Maria, Bianca Maria, e intendeva restaurare il ducato il quale forte del suo potere militare, entrò in armi a Milano decretando la fine della Repubblica Ambrosiana, nel XIV sec. mutò la propria tradizionale politica estera, prima tutta volta a sostenere le attività mercantili marittime e iniziò una rapida espansione nell'entroterra veneto, nel corso del XIII secolo si era trasformata in una rigida oligarchia che nel XIV sec. mutò la propria tradizionale politica estera, prima tutta volta a sostenere le attività mercantili marittime, aveva sconfitto la famiglia rivale dei Della Torre, sostenuti dal popolo, ai tempi del Comune per cui Matteo Visconti, nel 1288 venne insignito del titolo di Vicario imperiale, GLI STATI REGIONALI NELLA PENISOLA ITALIANA furono la Serenissima Repubblica di Venezia, nel corso del XIII secolo si era trasformata in una rigida oligarchia con la "serrata del Maggior Consiglio" (1207), la conquista di Treviso, Vicenza, Padova e Verona e dunque entrando in conflitto con gli stati regionali vicini, primo fra tutti con il ducato di Milano, la "serrata del Maggior Consiglio" (1207) ovvero un decreto che riservava la partecipazione al massimo organo di potere ai membri delle famiglie che avevano fatto già parte dell'assemblea